Sitip a Fiber Storming 2023 con “Emersione”:
quando l’arte racconta il dialogo tra uomo e ambiente attraverso i tessuti

É esposto a Fiber Storming l’arazzo realizzato da Elena Redaelli dove l’artista ha utilizzato tessuti e materiali riciclati dagli scarti di produzione messi a disposizione da Sitip. È così che prende vita “Emersione” un’opera che mette in rilievo la necessità di rispetto verso l’ambiente e di continuo dialogo tra uomo e natura.

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Un incontro tra produzione industriale e arte, tra la scelta di Sitip di ridurre il proprio impatto sull’ambiente e il percorso creativo di Elena Redaelli. Nasce così Emersione, un’opera che si sviluppa partendo dall’uso di tessuti dalle texture e strutture differenti e che giunge alla narrazione di una storia, quella tra l’uomo e la natura, e che sottolinea la necessità di dialogo tra le parti per la cura e il prosperare di entrambi. Un’opera importante nelle dimensioni e nel processo che sarà esposta al pubblico nell’ex ateneo in Città Alta a Bergamo dal 27 gennaio al 12 febbraio, nell’ambito della manifestazione Fiber Storming.

Evento coordinato e promosso da ArteMorbida Textile Arts Magazine, Fiber Storming è curato da Barbara Pavan e ha avuto inizio in occasione di Bergamo Arte Fiera 2023, per concludersi nelle sale dell’ex Ateneo a metà febbraio. Al termine dell’evento, l’opera Emersione sarà esposta in modo permanente presso la sede di Sitip a Cene, nella media valle Seriana.

Una storia tra uomo e natura

In Emersione convergono varie tipologie di materiali e tessuti che suggeriscono al fruitore diverse sensazioni al tatto, accomunate da toni quasi monocromi. L’opera si presenta all’occhio di chi la osserva come una composizione modulare a scaglie, ricordando la pelle di un pesce: l’artista Elena Redaelli si è ispirata a un antico mito dell’induismo, molto simile a quello biblico del diluvio universale, dove il pesce è una delle figure centrali. Manu, il progenitore vedico della razza umana viene avvisato dal pesce Matsya, che aveva aiutato anni prima, dell’incombenza imminente della catastrofe e che l’unico modo per salvarsi sarebbe stato quello di costruire una barca. Manu ascolta il pesce, costruendo una grande imbarcazione sulla quale trasporta anche i semi delle piante. Nel mezzo delle onde titaniche e i venti impetuosi della catastrofe, Manu invoca l’aiuto di Matsya che appare dai flutti come un pesce mastodontico dalle scaglie brillanti e dure come acciaio, con un enorme corno lucente attaccato alla fronte. Il pesciolino salvato da Manu, diventato enorme, riesce a portare in salvo l’arca sulla cima dell’Himalaya. Una storia semplice dove è proprio la natura a salvare l’uomo che ha saputo ascoltarla e prendersene cura.

Parola all’artista

L’opera è, anche grazie ai materiali usati, la realizzazione visiva di un concetto molto più alto: «In Emersione, una spinta dinamica imprime un movimento dal basso verso l’alto ad elementi sommersi, inducendoli ad innalzarsi oltre l’immobilità della superficie – spiega Elena Redaelli irrompendo così nello spazio, sollevandosi e alterando l’equilibrio preesistente per creare nuove dinamiche e connessioni».

L’ispirazione che ha condotto alla nascita di Emersione deriva anche dai tessuti toccati con mano dall’artista, un’esperienza positiva provata in occasione della sua visita presso la sede Sitip, dove ha potuto scoprire un ambiente produttivo diverso dal suo immaginario: una realtà quotidiana silenziosa, dove è possibile udire solo un sommerso brusio, in un ambiente luminoso respirando aria priva di odori. Anche questo è Sitip, un’azienda che da anni affianca a una continua ricerca di miglioramento e perfezionamento del prodotto la creazione di un luogo di lavoro sempre più sicuro e accogliente.

«Crediamo che a fianco di iniziative concrete per ridurre il nostro impatto ambientale, siano necessarie anche iniziative che stimolino la riflessione prima e la condivisione poi – sottolinea Silvana Pezzoli Vicepresidente Esecutivo di Sitip – e non vi è niente come l’arte che riesce in questo obiettivo. Ecco perché siamo estremamente orgogliosi di aver contribuito all’opera firmata da Elena e ancor più felici quando potremo esporla in azienda».

L’impegno verso la sostenibilità ambientale

Il racconto antico della relazione tra uomo e ambiente, è più che mai contemporaneo e centrale nella narrazione della storia di Sitip. Infatti, i materiali utilizzati dall’artista sono tessuti di scarto della linea NATIVE Sustainable Textiles prodotti con filati riciclati e processi di lavorazione a basso impatto ambientale, che hanno la caratteristica di ridurre il consumo di risorse naturali. La partecipazione “attiva” di Sitip in questa iniziativa mira a una presenza aziendale sempre maggiore sul territorio con iniziative a supporto dell’ambiente e di chi lo abita: in tal senso Sitip è da anni impegnata concretamente su questo fronte che l’ha portata alla pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità e all’ottenimento di importanti certificazioni (come ISO 9001, ISO 14001, ISO 50001, Bluesign, Grs) grazie al lavoro sull’ottimizzazione dei processi produttivi e dell’ambiente di lavoro.

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